L'Autostrada del Sole by Enrico Menduni

L'Autostrada del Sole by Enrico Menduni

autore:Enrico, Menduni [Menduni, Enrico]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, L'identità italiana
ISBN: 9788815301840
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2011-10-14T22:00:00+00:00


5. Nella festa del Patrono

Infine il 4 ottobre 1964 fu inaugurato l’intero tratto, con una cerimonia che si volle in coincidenza con la ricorrenza di S. Francesco, patrono d’Italia. In poco più di otto anni si era compiuta un’opera di 755 chilometri in cui si volle cercare il simbolo di una solidarietà fra Nord e Sud e dell’unità nazionale. Dal dicembre 1963 i socialisti facevano parte di un governo di centrosinistra organico, presieduto da Aldo Moro. L’economia mostrava qualche segno di stanchezza e le categorie economiche davano segni di irrequietezza e di nervosismo, in attesa di sapere quali conseguenze pratiche avrebbe portato il temuto ingresso dei socialisti nel governo. Qualche mese prima, in giugno, il governo era caduto sulla questione dei finanziamenti alla scuola privata, e nel corso della crisi il presidente della Republica Segni aveva manovrato pesantemente per ridurre i socialisti a più miti consigli, mentre i carabinieri al comando del generale Giovanni De Lorenzo predisponevano l’ambiguo «piano Solo». La crisi si ricompose il primo agosto; una settimana dopo Antonio Segni fu colpito da una trombosi cerebrale nel corso di un colloquio, sembra assai tempestoso, con Giuseppe Saragat. Il 21 di quello stesso mese, a Yalta in Crimea, morì Palmiro Togliatti.

La cerimonia del giorno di S. Francesco aveva dunque un suo significato politico. Vi partecipò il presidente del Consiglio Moro insieme a vari ministri e autorità, e fu trasmessa in diretta dalla televisione di stato. L’inizio fu a Levane, in provincia di Arezzo, vicino a quella diga da cui, due anni dopo, sarebbe partita l’alluvione di Firenze. Uno dei più grandi ponti sull’Arno fu dedicato (rompendo la cauta tradizione di sole denominazioni geografiche per i manufatti dell’autostrada) allo scomparso ministro dei Lavori pubblici Giuseppe Romita, presente suo figlio Luigi, socialdemocratico anche lui e, nella continuità di una tradizione politico-familiare, sottosegretario ai Lavori pubblici in carica. Quindi il corteo si spostò a Firenze Nord, dove assisté ad un solenne Te Deum celebrato dall’arcivescovo di Firenze monsignor Ermenegildo Florit nella Chiesa dell’Autostrada, dedicata ai caduti sul lavoro. Poi, leggiamo in un resoconto dell’epoca, «le autorità hanno preso posto nelle tribune da cui il presidente della società concessionaria ha disposto l’apertura al traffico del tratto Chiusi-Orvieto tramite un particolare impianto televisivo che ha permesso il collegamento con le due stazioni autostradali. Di fronte alle tribune e nel piazzale antistante, apparecchi televisivi hanno consentito ai presenti di seguire contemporaneamente la cerimonia di apertura delle due stazioni di Orvieto e Chiusi per il tratto intermedio fra le due stazioni e quella che si svolgeva nel piazzale stesso». Dunque un evento mediale in piena regola, curato per la parte tecnica dalla Rai – anche se il resoconto lo omette – come dimostrano quei pullman azzurrini parcheggiati in un angolo delle foto ufficiali.

Seguì la consegna di medaglie e attestati e poi, uno dopo l’altro, presero il via i discorsi ufficiali. Per ultimo parlò Moro: un discorso breve in diretta televisiva – non certo le sei ore di relazione con cui aveva aperto il congresso di Napoli



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